«Contratto troppo costoso» per lo scalo
L’aeroporto e quegli incentivi alla low cost su cui indaga la Commissione europea
L’epilogo è un divorzio chiaro, pubblico. Ryanair lascerà dal 12 ottobre l’aeroporto di Verona. La compagnia low cost lo ha annunciato con un comunicato che mette fine a una vicenda su cui la Commissione europea sta ancora indagando. Secondo l’istruttoria di Bruxelles, l’aeroporto Catullo avrebbe concesso alla compagnia low cost irlandese un contributo di sette milioni di euro per portare i voli Ryanair sullo scalo scaligero.
LA COMMISSIONE – Una questione su cui lo stesso Catullo aveva deciso di chiamare in causa il precedente direttore generale dell’aeroporto, che aveva reso possibile un accordo con Ryanair a dir poco “oneroso”. Con incentivi alla compagnia irlandese che si aggirerebbero intorno ai 16/17 euro a passeggero contro i 4/5 euro della media degli altri scali. Cifre non confermate e su cui vige un assoluto riserbo da entrambe le parti. L’accordo comunque doveva scadere nel 2015 ma il nuovo cda dell’aeroporto aveva tentato di rinegoziarlo, soprattutto a fronte di un bilancio 2011 in rosso di oltre 26 milioni di euro. La trattativa non ha avuto l’esito sperato. Ryanair «chiuderà tutte le sue 11 rotte da Verona spostandole verso altri aeroporti concorrenti dopo che l’Aeroporto di Verona è venuto meno al suo accordo contrattuale con Ryanair – ha fatto sapere con una nota il vettore low cost -. Da venerdì 12 ottobre Ryanair cesserà le operazioni a Verona, con la conseguente perdita di 39 voli settimanali, 500.000 passeggeri e 500 posti di lavoro in loco».
I VOLI – Ai passeggeri colpiti è stata data comunicazione via email direttamente da Ryanair ed è stato fornito loro il completo rimborso o l’alternativa di volare verso alcune destinazioni dagli aeroporti concorrenti. Dal canto suo l’aeroporto di Verona ha fatto sapere che presto nuove compagnie sostituiranno la low cost. «Il contratto con Ryanair era per noi troppo oneroso – confermano dall’aeroporto Catullo senza entrare nel merito delle cifre – fuori i benchmark di mercato e soprattutto oggetto di indagine Ue. Condizioni che non erano più sostenibili per noi, essendo superiori alle nostre capacità finanziarie. Saremo ben contenti di accogliere nuovi vettori». Ma resta la questione dei contributi pubblici alle compagnie low cost, questione per cui la stessa Meridiana Fly ha presentato una denuncia ai funzionari di Bruxelles per concorrenza sleale.
Corinna De Cesare
http://www.corriere.it/economia/12_settembre_28/ryanair-lascia-verona-aeroporto-_6280ab7a-098c-11e2-8adc-b60256021bbc.shtml
(Fonte: Aeroporti-Italiani)