MILANO (MF-DJ)–Duro botta e risposta tra Sea e Alitalia sul ruolo di Linate. Tutto e’ partito dalle dichiarazioni del sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Guido Improta, secondo cui se Malpensa non diventa un hub di una compagnia aerea, e’ impensabile trasferire il traffico da Linate a questo aeroporto.
Il ridimensionamento di Linate, scrive MF, invece “e’ auspicabile”, ha sottolineato ieri il presidente di Sea, Giuseppe Bonomi. Dichiarazioni che hanno provocato una risposta piccata da parte di Alitalia. Per la compagnia di bandiera l’idea che il ridimensionamento di Linate possa rappresentare una risorsa per Alitalia “e’ privo di ogni fondamento”. Il Piano Fenice del 2008 “non ha mai previsto l’ipotesi di due hub”, ma ha lasciato aperta l’individuazione in funzione della scelta del partner dove Malpensa era legata alle scelte di Lufthansa. “Oggi che il partner di Alitalia e’ il gruppo Air France-Klm e l’hub di Alitalia e’ Fiumicino, l’ipotesi Malpensa e’ fuori discussione”. Resta poi, continua Alitalia, che un aeroporto non puo’ funzionare come hub se un vettore non lo sceglie come tale e “Alitalia ha gia’ chiaramente segnalato a Sea di non aver intenzione di abbandonare l’hub di Roma per ricrearlo a Malpensa”. La compagnia di bandiera ricorda infine che l’aeroporto di Malpensa, tra l’altro, “e’ diventato base di un vettore low cost, cosa che lo rende ancora meno conveniente per un vettore come Alitalia”.
Il tema e’ delicato, anche perche’ secondo alcune ricostruzioni lo spostamento da Linate a Malpensa genererebbe un’emorragia di traffico a vantaggio del treno ad alta velocita’ e di Orio al Serio con un effetti negativi sia per Alitalia (stimati in oltre 120 milioni) sia per la stessa Sea. Ricostruzione che a Milano non convince e non a caso in serata e’ uscita una controreplica. “Prendiamo atto che le strategie industriali dell’ex compagnia di bandiera sono dettate da Air France-Klm, che ha il legittimo interesse a federare, attraverso Linate, i propri hub di Parigi e Amsterdam”. L’alibi del vettore low cost su Malpensa pero’ “non regge”, perche’ EasyJet “vola su tutti i principali hub europei dove le compagnie di riferimento sono in grado di reggere la competizione creata dal mercato”. Milano, conclude la nota, “ha tutto il diritto ad avere un aeroporto che le permetta di collegare i cittadini direttamente con tutto il mondo. Per ragioni strutturali questo aeroporto non puo’ essere Linate.
(END) Dow Jones Newswires
(Fonte: Aeroporti-Italiani)