Aeroporti
20:03 – venerdì
(WAPA) – La tormentata vicenda dell’aeroporto di Comiso ha avuto nelle utlime ore uno sviluppo imprevisto: la compagnia low-cost irlandese Ryanair ha contattato Pippo Digiacomo, deputato regionale del Pd, per dare la propria disponibilità ad investire nello scalo ragusano, sottolineando le grandi potenzialità di sviluppo della struttura a livello di traffico. WAPA ha intervistato il politico siciliano per un approfondimento sull’interesse della compagnia di Michael O’Leary.
“In sostanza -esordisce Digiacomo– è stato confermato un antico interesse di Ryanair per Comiso: mi hanno comunicato che, secondo le loro previsioni, solo col loro traffico riusciranno a portare in pochi anni due milioni di passeggeri. Questo dà la portata dell’errore di valutazione che hanno fatto in molti tenendo chiuso questo aeroporto. Ryanair non avrebbe interesse ad investire in volumi di traffico residuali, ma l’Enac (Ente nazionale aviazione civile, NdR) ha considerato Comiso come un aeroportino da 500.000 passeggeri”.
Secondo Digiacomo non bisogna sorprendersi che Ryanair, nella persona di Colin Casey, responsabile sviluppo delle rotte del vettore, abbia deciso di contattare lui anziché Soaco (società di gestione dell’aeroporto “Magliocco” o Sac (che gestisce l’aeroporto di Catania-Fontanarossa e che possiede il 65% delle azioni di Soaco): “Non è un caso, perché loro hanno seguito le battaglie di questi anni che anche io ho condotto come sindaco di Comiso, e si sono sempre interessati alle nostre vicende”.
Il deputato regionale spera che l’interesse di Ryanair possa rappresentare una svolta nella vicenda dell’aeroporto: “Io penso che possa essere una conferma che bisogna fare velocemente, perché con questi numeri è un peccato tenere chiusa una struttura con interessi commerciali di questa portata “.
Dibennardo non si mostra preoccupato della vicenda dei contratti di incentivazione concessi dagli aeroporti a Ryanair, che proprio in questi giorni stanno suscitando molto clamore a partire dal livello locale sino ad arrivare alla Commissione europea (su questo argomento, vedi WAPA 1, 2, 3 e 4): “Non abbiamo ancora affrontato il problema delle tasse aeroportuali, perché è un aspetto che si esamina a livello contrattuale. La mia impressione è che un prezzo così stracciato poi vada sostenuto, se poi in cambio c’è un certo volume di traffico, e se anche ciò implicasse un investimento da parte dei privati non dovrebbe essere un problema”. ()
(0092)
121005200353-1146134
(World Aeronautical Press Agency – 05-Ott-2012 20:03)
(Fonte: WAPA)