(WAPA) – Un attentato terroristico: questo pensarono in molti nei primi momenti successivi all’incidente di Linate, esattamente 11 anni fa (8 ottobre 2001). In fondo era passato meno di un mese dagli attacchi dell’11 settembre, e la guerra in Afghanistan era iniziata il giorno prima: l’Occidente aveva paura, ed a tutti sembrò plausibile quella spiegazione. Ma ben presto la verità si fece strada: non fu un attentato, ma una serie di errori umani a causare la morte di 118 persone quella mattina, nel più tragico incidente aereo mai avvenuto in Italia.
A causa della nebbia, un Cessna Citation CJ-2 si è trovato sulla pista per errore, proprio mentre il volo SK686, un MD-87 di Scandinavian Airlines (Sas) diretto a Copenhagen stava decollando. Il piccolo aereo aveva imboccato il raccordo sbagliato, probabilmente a causa della segnaletica non a norma. Ed i controllori del traffico aereo, impossibilitati a verificare la posizione del Cessna visivamente, non avevano a disposizione il radar di terra: i lavori di installazione del nuovo radar di tipo Smgcs (Surface Movement Guidance and Control System) erano fermi da mesi per motivi burocratici. L’MD-87 non potè fare niente per evitare la collisione, e finì per schiantarsi contro l’edificio adibito allo smistamento dei bagagli. Morirono tutte le persone a bordo dei due aerei, e quattro lavoratori del deposito. Uno di loro, Pasquale Padovano, si salvò, riportando ustioni sulla quasi totalità del corpo.
Il processo si trascinò per anni, arrivando nel 2008 alla condanna definitiva di 5 persone, tra le quali Sandro Gualano e Fabio Marzocca, rispettivamente amministratore delegato e direttore generale di Enav (Società nazionale di assistenza al volo) ed il controllore di volo Paolo Zacchetti, l’uomo-radar, responsabile di non aver capito il disorientamento dei piloti tedeschi del Cessna.
Milano ha scelto di onorare le vittime di quel giorno con una messa l’8 ottobre nella basilica di Sant’Ambrogio, mentre domenica 7 ottobre si è tenuto il concerto del coro di voci bianche dell’Accademia del teatro alla Scala. “L’8 Ottobre ritorna con il suo carico di memoria e di dolore per una strage inaccettabile che poteva e doveva essere evitata. L’impegno dei familiari e del Comitato 8 Ottobre ha saputo trasformare questa data in un giorno di riscatto civile e di impegno concreto. La memoria delle 118 vittime di Linate è viva in tutta Milano”, ha affermato il sindaco di Milano Giuliano Pisapia.
“Parlare di un’emozione vuol dire aumentarne l’intensità mentre il tempo che trascorre è indifferente: se inciampi in una gioia il tempo danza con te, al contrario, ti ferisce lasciandoti ricordare. Nutriamo la speranza che qualche capovolgimento storico crei positività e concordanza tra l’agire etico e la politica e attui il cambiamento tanto anelato. Sale la mia emozione e il Teatro Alla Scala ci ha accolto per un ricordo di bene e di nostalgia di tutti le 118 vittime e del sopravvissuto Pasquale Padovano e noi tutti insieme stiamo con loro”, ha commentato il presidente del “Comitato 8 ottobre”, Paolo Pettinaroli. ()
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(World Aeronautical Press Agency – 08-Ott-2012 13:04)
(Fonte: WAPA)