Michael O’Leary è antipatico a gran parte degli agenti di viaggi. Supponente, arrogante, dà l’impressione di saperla sempre più lunga di tutti.
Però è geniale, e ha fatto di Ryanair la compagnia aerea a più alto tasso di sviluppo e con i margini più alti di tutte (come racconta brillantemente The Matador). In un comparto squassato prima dall’11 settembre, poi dalla crisi economica, i 300 aerei (300!) della compagnia irlandese viaggiano sempre pieni e vanno (vedi il caso Verona) dove li porta il denaro.
Agli agenti e/o ai loro clienti dà fastidio pesare il trolley a casa, prima di chiuderlo, per non doverlo imbarcare?! Non sopportano le lunghe code al gate, per salire a bordo e piazzare la valigia nell’ambita cappelliera?! Guardano con sufficienza il personale di bordo che, anziché servire pasti gratuiti, vende gratta & vinci, sigarette senza fumo, biglietti dei pullman?!
Certo, belli i tempi quando le hostess Alitalia erano vestite dalle Sorelle Fontana e sembravano tutte modelle… Quando t’imbarcavi a digiuno, su un Roma – Londra, tanto ti saresti rimpinzato con il pasto servito in piatti di ceramica e con posate in metallo… Quando a Parigi svaligiavi le Galeries Lafayette, compravi pure una valigia a quattro ante e la imbarcavi con nonchalance assieme alle tue…
Tempi finiti, visto che Pan Am, Twa, Sabena, Swiss Air e qualche altra decina di compagnie sono sparite, sotterrate dai debiti. Visto che Alitalia l’abbiamo finanziata noi cittadini per decenni, e anche la nuova proprietà fa fatica a starci dentro. Veramente qualcuno (dipendenti e fornitori a parte) ha necessità che Wind Jet, sotterrata anch’essa dai debiti, sfogli la margherita del “volo, non volo?” di MyAir memoria?!
Lunga vita a Ryanair e a quell’antipatico di O’Leary che, beato lui, ha insegnato a tutti come si riempiono i voli. E va dove lo porta il denaro.
(TTGItalia)
(Fonte: Aeroporti-Italiani)