E sull’eventuale uscita degli azionisti ‘patrioti’ (Il Sole 24 Ore Radiocor)
Roma, 15 ott – “Le notizie fatte filtrare alla stampa sull’incontro di domani che Alitalia Cai avra’ con il sindacato per la presentazione di un nuovo piano industriale fanno riferimento, di nuovo, ad esuberi. L’altro ieri sono andati in mobilita’ circa 3.800 lavoratori ormai ex Alitalia e, anziche’ vedere sviluppo, ci verra’ presentato un altro piano di ridimensionamento non un piano industriale per il futuro. Questo e’ il punto.
Perche’ dovremmo condividere una nuova azione che scarica sugli ammortizzatori sociali italiani, pagati dalle tasse degli italiani, se non e’ chiaro quale atteggiamento hanno/avranno gli azionisti? Escono i “patrioti” a gennaio? Probabile
Quindi Air France, alle prese anch’essa con grandi problemi potra’ passare all’aumento del suo attuale 25% con pochi sforzi e relativamente poco investimento”. Lo afferma la Fit Cisl in una nota nella quale si chiede: “E’ questo il gioco? Abbiamo un grande sospetto, ma se fosse cosi’, perche’ dovremmo di nuovo far pagare la collettivita’ italiana per un futuro business non italiano? D’altronde il numero degli aeromobili di oggi e’ di 142 contro i 161 del piano Fenice
Molto piu’ vicino ai 137 del piano Air France di Spinetta
Non si tratta di un patriottismo di maniera – sostiene la Fit Cisl – ma abbiamo fatto enormi sacrifici per rimettere in sesto una compagnia che oggi funziona benissimo ed ha un livello di regolarita’ del servizio eccellente, con un costo del lavoro per unita’ di prodotto sostenibile. Non siamo d’accordo ad ulteriori ridimensionamenti per basare il business sulla Linate-Fiumicino mentre si chiudono d’inverno i voli intercontinentali per lasciare spazio all”alleanza’
Torniamo all’interrogativo: gli azionisti ci saranno ancora e vogliono investire per una compagnia non solo domestica? Lo dicano al Governo se non vogliono dirlo a noi. Saremo sempre pronti – conclude la nota – ad atti di responsabilita’ ma solo se sostenuti da un’idea di rilancio e non di ridimensionamento perpetuo, altrimenti saremo in disaccordo”.
(RADIOCOR)
(Fonte: Aeroporti-Italiani)