Atti parlamentari
18:01 – venerdì
(WAPA) – Chiesti ulteriori approfondimenti sullo schema di decreto legislativo che stabilisce le sanzioni per chi omette di segnalare incidenti o inconvenienti nell’aviazione civile.
Sono pervenute segnalazioni da parte di operatori del settore aeroportuale riguardo ad alcuni profili di criticità del provvedimento in esame. In particolare, viene rappresentata l’opportunità di procedere ad audizioni di rappresentanti dell’Ansv (Agenzia nazionale sicurezza volo), dell’Enac (Ente nazionale aviazione civile) e di altri operatori del settore aeroportuale.
Il sotto-segretario Guido Improta ha dichiarato la disponibilità del Governo ad attendere alcuni giorni, rispetto alla scadenza del termine per l’espressione del parere da parte delle commissioni, fissato per il prossimo 4 novembre, prima dell’adozione definitiva dell’atto.
Si tratta dello schema di decreto legislativo d’attuazione dell’articolo 23 del Regolamento Europeo 996/2010.
La questione, diciamolo francamente, è abbastanza spinosa perché il testo già approvato dal Consiglio dei ministri prevede delle sanzioni quantomeno inusuali nel panorama abbastanza “Buonista” a cui siamo abituati in Italia.
Le sanzioni, secondo la proposta in questi giorni in discussione, prevedono per chi omette, o ritardi, di segnalare all’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo qualsiasi evento che possa ricondursi ad un incidente o ad un grave inconveniente, multe (sanzioni) molto salate.
La proposta di decreto legislativo ha suscitato, fra gli esperti si sicurezza aeronautica molte critiche, perché questa non coglierebbe, secondo alcuni, lo spirito con cui negli ultimi anni, più che ricorrere a sanzioni, si è cercato di utilizzare l’arma della persuasione e della “Autodenuncia” per favorire un clima favorevole alla sicurezza . Ovvero la così detta “Just culture”.
Secondo WAPA la confusione tra l’importante funzione assegnata ai soggetti aeronautici sollecitati a segnalare eventi di pericolo di cui sono stati artefici o spettatori senza incorrere in sanzioni, e l’ attribuzione di precise responsabilità qualora manchino di segnalarli, crea una serie di fraintendiementi ed ostacoli all’affermarsi di quella che anche a livello internazionale viene considerato l’unico sistema non-punitivo per far emergere tutta una serie di fattori o concause inerenti la sicurezza operativa aeronautica..
Ulteriore critica che viene attribuita alla proposta di decreto legislativo è relativa al fatto che lo stesso soggetto, l’Ansv, che attraverso strumenti di dissuasione morale dovrebbe favorire la cultura della trasparenza e dello scambio d’informazioni, dovrebbe, in evidente conflitto, essere il soggetto che oltre che a stabilire le violazioni, applica le sanzioni; funzione che più opportunamente e coerentemente, dovrebbe essere assegnata all’Ente nazionale per l’aviazione civile Enac.
Appare quindi più che opportuna la pausa di ripensamento che è stata annunciata dalla presidenza del Consiglio dei ministri. ()
(0005)
121102180133-1146932
(World Aeronautical Press Agency – 02-Nov-2012 18:01)
(Fonte: WAPA)