Dal matrimonio nascerebbe un colosso capace di annichilire la concorrenza. Le due compagnie, entrambe membre di Star Alliance, pensano anche a rilevare congiuntamente la polacca Lot. La nascita di una società unica rinsalderebbe i rapporti tra Germania e Turchia avvicinando il Paese all’Europa: sarebbe un trionfo per il premier Erdogan.
BERLINO – Si prepara il matrimonio del nuovo secolo nell’aviazione civile, un matrimonio che sconvolgerà i rapporti di forza nel trasporto aereo europeo. E da un punto di vista strategico, economico, geopolitico, segnalerà un significativo avvicinamento all’Unione europea di un paese dall’economia dinamica e in grande modernizzazione e crescita, ma cui finora Bruxelles aveva rifiutato l’impegno ad accoglierlo nel club chiamato Ue. Sì, avete indovinato. Il matrimonio del secolo su cui si tratta è nientemeno che quello tra Lufthansa, la compagnia di bandiera tedesca, e Turkish Airlines, la compagnia aerea della moderna, assertiva, attivissima Turchia ormai solidamente industriale del premier islamico moderato Recep Tayyip Erdogan. Per il quale, un successo delle nozze sarebbe un colpo di prima grandezza.
La notizia è stata diffusa oggi dall’agenzia di stampa Bloomberg, che cita il giornale turco Haberturk. Del matrimonio hanno cominciato a parlare, a quattr’occhi come due premurosi capi famiglia, la cancelliera federale Angela Merkel ed Erdogan in persona, nella sua visita qui a Berlino la settimana scorsa. I portavoce di Lufthansa non confermano, ma soprattutto non smentiscono. E ricordano in toni entusiasti la lunga storia di cooperazione tra le due compagnie: Turkish è da anni uno dei membri più importanti di Star Alliance, l’alleanza mondiale guidata da Lufthansa e che vanta nei suoi ranghi giganti come All Nippon Airways, Swiss (già di proprietà tedesca), Air China, South African, i
brasiliani di Tam. E i polacchi di Lot, la migliore compagnia del nuovo Mitteleuropa liberatosi dal comunismo grazie a Solidarnosc e a Gorbaciov. Proprio per Lot si parla da tempo di un acquisto congiunto da parte di turchi e tedeschi.
Siamo in costante dialogo per migliorare e intensificare il lavoro insieme, ha sottolineato significativamente Klaus Walther, portavoce di Lufthansa. Mentre Temel Kotil, amministratore delegato di Turkish, ha sottolineato che ogni cooperazione dipende dalle decisioni del board. Ed è ovvio che Turkish Airlines, un’azienda in costante decollo come l’economia del paese, appena premiata da Skytrax come migliore compagnia europea (europea, si badi bene: giustamente la valutano come una realtà vivacissima dell’economia del Vecchio continente, nonostante Ankara non sia nella Ue), ambirebbe a una simile unione.
Con ampie riforme economiche e un prodotto interno lordo che è l’unico al mondo (tra i grandi paesi) a crescere più velocemente di quello cinese, la Turchia di Erdogan e del presidente Abdullah Guel ha saputo anche darsi una compagnia aerea al massimo livello. Turkish ha una flotta modernissima di ben 189 aerei, quasi tutti Airbus delle ultimissime versioni. E una rete invidiabile e mondiale, per cui l’aeroporto di Istanbul è diventato uno degli hub preferiti, tanto più che è collegato al meglio con gli scali dell’Europa degli affari. La stessa scelta di rinnovare la linea di volo, pochi anni fa, ordinando decine di Airbus, era un segnale all’Europa. Puntualità, servizio a bordo ai massimi livelli, manutenzione perfetta alla tedesca, piloti bravissimi che vengono dal durissimo addestramento sugli F16 ultima versione nella potente Tuerk Hava Kuevvetleri (aviazione turca, la terza nella Nato dopo Usaf e Royal Air Force ma prima di tedeschi e francesi per flotta e capacità operative), Turkish Airlines non cessa di crescere. La presenza di una vasta comunità turca in Germania (con anche molti imprenditori che salvano aziende tedesche, vedi Grundig, e dànno lavoro a tedeschi) facilita le intese.
Se l’accordo andrà in porto. Le altre due grandi compagnie europee (British Airways e Air France-Klm) verrebbero pressoché declassate a nani. Per flotta, rete di collegamenti offerta, e quindi come investimento attraente. Lufthansa ha una flotta di circa 400 aerei, inclusi i superjumbo europei Airbus 380. Controlla poi Swiss, linea di qualità sul lungo raggio, e potrebbe acquisire Austrian. Un matrimonio Lufthansa-Turkish, come secoli fa le nozze tra gli eredi di re e imperatori, potrebbe creare una nuova potenza nel volo civile, senza rivali in Europa.
ANDREA TARQUINI
(Fonte: Repubblica.it)