(WAPA) – La tragedia accaduta all’aeroporto di Roma-Fiumicino, nella quale ha perso la vita un dipendente di Aviapartner () sta ovviamente suscitando forti reazioni, a partire dallo sciopero indetto oggi per tutti i lavoratori addetti all’handling nel più trafficato scalo italiano.
Sull’argomento WAPA ha intervistato i rappresentanti delle principali sigle sindacali italiane. Pur precisando che le responsabilità dell’accaduto sono ancora tutte da accertare, in generale viene posto l’accento sui pesanti carichi di lavoro ai quali sono sottoposti i lavoratori negli aeroporti italiani: “È ancora presto per parlare di responsabilità -fanno sapere da Fit-Cisl- che dovranno essere accertate in sede d’indagine: non abbiamo alcuna certezza e non possiamo dire di chi sia la colpa. Ma noi siamo intervenuti più volte sul fatto che la riduzione di personale possa creare problemi in relazione alla qualità del servizio. Si tratta di un problema generalizzato, non solo di AdR. Non appena saranno accertate le responsabilità serviranno scelte adeguate: noi crediamo che in questo momento ci sia un’eccessiva pressione su tutto il ciclo del lavoro nel trasporto aereo”.
“Noi possiamo dire -sostiene Antonio Cepparulo di Filt-Cgil- che non è il primo incidente di questo tipo: da 2/3 anni a quest parte stanno accadendo diversi episodi del genere in questo settore, spesso dovuti a ritmi sempre più esasperanti. C’è una rincorsa al ribasso dei prezzi, e quindi le società di handling per competere in una concorrenza selvaggia cercano di risparmiare sul costo del lavoro. Ad esempio, laddove per fare un servizio di carico e scarico ci vogliono quattro persone ne mettono tre, dove ce ne vogliono tre ne mettono due e così via”.
Anche Cepparulo mette l’accento su quelle che dovranno essere le misure da adottare per evitare che tragedie come questa si ripetano: “Negli aeroporti italiani si finisce per lavorare in condizioni inaccettabili e deve far riflettere tutti, a partire dalle organizzazioni sindacali che devono essere attente alle condizioni dei lavoratori, ma deve far riflettere anche le autorità di controllo, come l’Enac, e le società di gestione aeroportuale. Il controllo sui mezzi utilizzati dev’essere più efficace. Al di là delle responsabilità, che verranno accertate dalla magistratura, ci vuole un’analisi su come si opera negli aeroporti”.
Sulla stessa lunghezza d’onda si trova Antonio Amoroso di Cub Trasporti: “Purtroppo è una tragedia un po’ annunciata, perché da tempo si registra un aumento degli infortuni sul lavoro in questo settore: un incidente analogo è successo qualche mese fa a Milano-Malpemnsa, ed in quel caso solo per miracolo il lavoratore non è morto. È una situazione allarmante: la concorrenza aumenta, ed è perlopiù giocata sulla contrazione del costo del lavoro e degli altri costi, tra i quali quelli della sicurezza dei lavoratori e sui macchinari, ed i rischi di incidente si amplificano. I carichi di lavoro sono diventati davvero insostenibili, ed è per questo motivo che abbiamo indetto lo sciopero del 30 novembre”.
Cub Trasporti potrebbe costituirsi parte civile nel processo, qualora venissero accertati particolari profili di responsabilità per l’incidente: “Lo diamo per scontato, sosterremo la famiglia nella battaglia legale, anche coinvolgendo le responsabilità stesse della Comunità europea, che a nostro avviso in questo settore sono enormi”. ()
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(World Aeronautical Press Agency – 12-Nov-2012 16:14)
(Fonte: WAPA)