La domanda non è su che cosa uscirà fuori in termini di tagli dal cda di Meridiana fly in programma mercoledì prossimo. Quella che si fanno un po’ lutti – dipendenti, sindacalisti, amministratori pubblici – è un’altra: quanto durerà la compagnia aerea dell’Aga Khan? Non è cosa di poco conto. Quel consiglio d’amministrazione oltre a ratificare (o meno) la messa a terra di 10 aerei e la cassa integrazione per olire 300 fra piloti e assistenti di volo – definirà di fatto il futuro dell’azienda di Olbia. Se possibile ancora più incerto che nel recente passato. Perciò la partita non è più solo tra Karim e i suoi dirigenti, ma, per la prima volta in 50 anni. tra Karim e i suoi soci forti. Questa è la novità sostanziale, e lascia aperta la porta a ogni possibile sbocco.
Per comprendere la portata della sfida è necessario prendere in considerazione il nuovo quadro societario ed economico. 11 socio di peso dell’Aga Khan, Giuseppe Gentile, che e anche l’amministratore delegato della compagnia, è convinto di risanare Meridiana fly abbattendo ancora i costi. Un’operazione che sta portando avanti dal 2011 e che avrebbe dovuto vedere i primi benefici risultati nel 2013. Non sarà più così, come ha ammesso Gentile nell’incontro di Roma in cui ha annunciato ai sindacati i nuovi tagli. L’asticella è stata spostata al 2015, quando (forse) la ripresa economica e (sempre forse) il decreto anti-Ryanair del governo Monti aiuteranno Meridiana fly a stare in volo da sola.
Basterà ricorrere alle forbici perché tutto questo si avveri? Secondo i sindacati, giustamente prudenti in vista del cda della prossima settimana, potrebbe non essere sufficiente. 1 lavoratori hanno già dato: più produttività, meno soldi in busta paga. Lo Stato ha fatto la sua parte: per sette anni (salvo spending review statale)i lavoratori hanno la copertura della cassa integrazione, quella di cui beneficeranno i lavoratori (300 a rotazione)se e quando verranno messi a riposo 10 aerei della flotta, nessuno dei quali sulle rotte sarde.
Gentile ha fatto capire loro che questa della razionalizzazione del network (meno voli internazionali e sforbiciate su quelli del resto d’Italia) è l’unica alternativa praticabile. L’altra, anche se non l’ha detto esplicitamente, è la chiusura di Meridiana fly. Quest’impressione, Gentile, l’avrebbe ricavata nella recente visita all’Aga Khan a Parigi. Karim noti avrebbe più intenzione di investire su una società che- dati alla mano – è una sua assistita.
Negli ultimi sci anni – tra finanziamenti, prestiti e garanzie – l’Aga Khan ha tirato fuori qualcosa come 366 milioni di euro, 14 solo nell’ultimo mese per garantire la continuità aziendale. Un bottino ingente, con cui (volendo) avrebbe potuto mettere in piedi un’altra compagnia, magari low cost: Meridiana express, costituita proprio per centrare questa missione, non è stata posta ancora in liquidazione.
L’impressione è che Gentile abbia strappato altro tempo all’Aga Khan. Se così sarà. Meridiana fly diventerà una piccola compagnia, poco più della vecchia Alisarda. in attesa di tempi migliori. Se invece ci sarà scontro fra le anime del cda – equamente divisi tra i rappresentati di Karim e di Gentile – la rottura potrebbe essere più di un’ipotesi accademica. I patti del resto sono chiarì: l’ad proporrà la sua linea, e se non dovesse avere la maggioranza scatterà lo stallo decisionale. Che permetterà a Gentile di uscire, con una buonuscita di 25 milioni, e lascerà all’Aga Khan una compagnia forse troppo grande e costosa anche per lui.
(Fonte: La Nuova Sardegna)