Economia e finanza
14:25 – sabato
(WAPA) – Fra gli ultimi atti dell’attuale Governo è stata l’approvazione della Convenzione e del Contratto di Programma per Aeroporti di Roma.
Che ci si sia ridotti all’ultimo momento non ha stupito, considerata anche la “Potenza di fuoco” messa in campo per cercare, prima del fischio di “Fine partita” che la pratica venisse rimandata sine die, con il pericolo incombente della UE che annullasse tutta l’istruttoria precedente.
Al di là delle polemiche inevitabili, in questi casi, gli occhi di tutti gli osservatori ora sono puntati su ciò che faranno le holding che controllano AdR, nell’ordine Sintonia e Gemina, se effettivamente intendono gestire loro il piano di sviluppo del principale aeroporto italiano, oppure, una volta avuto il via libero dal Governo, con i relativi benefici patrimoniali relativi all’asset AdR, fare cassa e vendere.
A margine della vicenda AdR che ha avuto, nella sua affrettata conclusione, contorni non del tutto trasparenti, bisogna notare che il Governo tecnico, fra i cui compiti c’era anche quello di far ingoiare qualche “Pillola” amara alla politica del campanile che non ha mai avuto il coraggio di capire che il numero degli aeroporti è eccessivo, non c’è riuscito.
Nel frattempo, oltre all’apertura di Comiso, assistiamo impotenti alle acrobazie di aeroporti quali quelli di Forlì o Rimini (ma nelle stesse condizioni sono tanti) che non si vogliono rassegnarsi all’ineluttabile
(Avionews)
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(World Aeronautical Press Agency – 22-Dic-2012 14:25)
(Fonte: WAPA)