Approfondimenti
17:11 – mercoledì
(WAPA) – Siamo alle solite, con l’occasione delle feste natalizie gli aeroporti diventano il terreno di caccia privilegiato di vari ladri, ladruncoli, borseggiatori e simili.
A Venezia una banda di stranieri aveva messo a punto un piano che prevedeva, mediante l’acquisto a basso prezzo di un biglietto, l’ingresso nell’area sterile aeroportuale. Una volta entrati, i malviventi provvedevano a fare razzia di generi di lusso che poi mettevano in delle borse schermate, nel tentativo di ingannare i controlli di sicurezza.
La polizia, messa sull’avviso dalle numerose denunce presentate dai negozianti ha sorpreso il ladro, arrestandolo in flagranza di reato.
Questo episodio segue il recente arresto di altri tre criminali che avvicinavano i passeggeri in coda ai check–in e distraendoli con varie scuse, approfittavano per derubarli di borse e bagagli.
Situazione “Fotocopia” all’aeroporto “Leonardo da Vinci”, dove la polizia ha arrestato dei ladri di origine kosovara che con tecniche analoghe ai ladri arrestati a Venezia, avevano fatto razzia nei negozi e boutique dello scalo intercontinentale. Anche a Fiumicino (ci sarebbe da chiedersi se i malviventi non rispondano ad una regia occulta), la squadra anti-taccheggio della Polaria dell’aeroporto, grazie alle telecamere di sorveglianza ha arrestato un uomo di 48 anni che seguiva la vittima predestinata, all’interno dell’aeroporto, sino al momento favorevole per derubarla dei bagagli.
Nella categoria aviazione civile di WAPA (vedi notizia), i nostri lettori trovano un elenco aggiornato delle Carte dei servizi aeroportuali. Il documento, reso obbligatorio dalla riforma del Codice della navigazione, obbliga i gestori aeroportuali a comunicare il livello dei servizi che essi intendono fornire ai passeggeri all’interno dell’aeroporto.
Oggi, proprio in relazione alla notizia degli arresti, avvenuti in coincidenza con le festività, vorremmo fare per un momento un ragionamento su come, con il benestare dell’Enac, queste “Carte dei servizi” sono concepite.
In pratica, vengono stabiliti i numerosi aspetti che riguardano i servizi offerti ai passeggeri all’interno dell’aeroporto. Si va dalla climatizzazione dei locali, alla pulizia delle toilette, arrivando ai tempi di attesa del bagaglio, alla fila ai check-in e via dicendo.
Logica vorrebbe che al pubblico vengano comunicati sia i dati, per così dire “Previsionali” che quelli a “Consuntivo”, secondo l’aureo principio che promettere non costa nulla, ma è sempre meglio verificare.
Evidentemente, i gestori aeroportuali e con loro Assaeroporti, l’associazione di categoria e l’Enac, non la pensano allo stesso modo perché di avere i dati a consuntivo, proprio non se ne parla.
Un altro aspetto però che ad VIONEWS sembra fortemente criticabile, riguarda il modo con cui i dati vengono rilevati. Ci spieghiamo meglio: se, mettiamo il caso, l’impegno sia quello di mantenere le toilette dell’aeroporto pulite, per verificare il dato sarebbe logico e anche sufficiente, disporre alcuni controlli a campione nell’arco di diversi periodi di tempo.
Neanche per idea! I gestori aeroportuali per verificare se effettivamente le toilette dei loro aeroporti sono pulite, intervistano i passeggeri chiedendoglielo direttamente. E se quel passeggero nella toilette non c’è andato che risponde? Mah, misteri italiani!
Venendo però all’aspetto un po’ più grave di cui oggi ci occupiamo, vale a dire la sicurezza delle persone e dei beni all’interno degli aeroporti, non si può fare a meno di rilevare il modo, a nostro vedere, alquanto bizantino con cui la materia viene trattata nelle Carte dei servizi dei nostri aeroporti.
L’indicatore di qualità che appare nelle Carte dei servizi, recita testualmente: “Percezione del livello di sicurezza personale e patrimoniale”. Tale “Percezione” viene rilevata mediante sondaggio fra i passeggeri.
A questo proposito, giusto per avere una idea delle “Percezioni”, all’aeroporto di Milano-Linate è del 94%, a Roma-Fiumicino del 90% (chissà perché), a Catania anche 90%, Venezia 96%, evidentemente per sfatare qualche pregiudizio, Napoli 99%.
Numeri a parte, ciò su cui non siamo affatto d’accordo è il sistema di rilevazione.
Provate ad immaginarvi di essere in un aeroporto ed assistere alla seguente conversazione fra una gentile rilevatrice con una tabella in mano ed un passeggero in partenza:
“Permette signore dovrei farle una domanda”
“Dica, però faccia in fretta che il mio volo parte fra poco”
“Vorrei solo sapere quale è il livello di sicurezza personale e patrimoniale che lei percepisce all’interno dell’aeroporto”
“La mia percezione?”
“Si! L’aeroporto le sembra sicuro?”
“Scusi, perché invece di chiederlo a me non va dalla polizia aeroportuale e si fa dire quanti furti, borseggi, vandalismi sono stati denunciati?”
“Si, forse ha ragione ma sa, a noi interessa la sua percezione”.
Esilarante, non è vero? Ebbene ciò è esattamente quello che succede. Sarebbe forse giunto il momento di cambiare e fare le cose in maniera più consona alla richiesta di dati oggettivi che gli utenti hanno il diritto di conoscere. ()
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(World Aeronautical Press Agency – 02-Gen-2013 17:11)
(Fonte: WAPA)