Roma, Italia – Sergio Legnante avrebbe fatto parte di “Uno stabile sodalizio criminoso”
(WAPA) – Associazione a delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti, corruzione, falso e frode nelle pubbliche forniture. E un danno erariale di oltre 8 milioni di Euro.
Sono queste le accuse mosse all’ex-direttore di tutti gli aeroporti laziali escluso Fiumicino, Sergio Legnante, all’imprenditore Massimiliano Mantovano e all’ingegner Alfonso Mele, in servizio presso la direzione centrale Enac (Ente nazionale aviazione civile), arrestati ieri mattinadalla squadra mobile di Roma (vedi in proposito notizie Naviganti.org 1 e 2). Ai domiciliari invece Adriano Relevant, Luigi Guerrini(ex Enac)ed Renato Lolli, sempre dell’Enac.
Investigatori e inquirenti della Procura capitolina, coordinati dal gip Maurizio Caivano, hanno portato alla luce uno “Stabile sodalizio criminoso” che gestiva in monopolio l’affidamento dei lavori negli aeroporti di Roma-Ciampino, Roma-Urbe, Aquino, Rieti e Viterbo.
Secondo l’ordinanza del gip, alle società di Mantovano finivano i lavori che poi l’imprenditore subappaltava pagandoli meno della metà rispetto agli importi erogati dall’amministrazione, e dei quali gonfiava le fatture (come quella relativa alla recinzione dell’aeroporto di Roma-Urbe, per oltre 800.000 Euro).
Mantovano avrebbe eseguito a titolo gratuito opere di ristrutturazione (tra cui l’installazione della piscina) a casa di Sergio Legnante, dal quale dipendevano anche gli altri scali succitati.
Come riportato dal quotidiano “Il Messaggero”, le indagini condotte dal pm Mario Palazzi, sono partite in seguito alle rivelazioni di un responsabile Enac, che già ad ottobre 2012 aveva denunciato irregolarità nei lavori di ristrutturazione dell’immobile adibito ad alloggi di servizio all’interno dell’aeroporto dell’Urbe. A quanto risulta finora, le persone arrestate avrebbero truccato almeno dieci gare d’appalto in favore di società riconducibili a Mantovano. (Naviganti.org)
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