Aerei e meteo: gli effetti di un downburst all’aeroporto di Brisbane-2 VIDEO
Roma, Italia – Il fenomeno ripreso da due angolazioni diverse lo scorso 14 novembre
(WAPA) – Un episodio occorso il 14 novembre all’aeroporto di Brisbane, Australia, è occasione per far chiarezza su un fenomeno temporalesco insidioso e pericoloso per il traffico aereo che molti incompetenti, così come accade per i “vuoti d’aria”, chiamano tornado o tromba d’aria. Così come il windshear che ormai ben conosciamo, è un fenomeno da non sottovalutare per la sicurezza.
Premettiamo che tromba d’aria e tornado sono la medesima cosa, così come conferma l’esperto Andrea Raggini. Questi ultimi sono vortici, coni ben visibili. Diversi sono i forti temporali con raffiche intense di downburst che a volte parimenti possono provocare danni ingenti e molto estesi.
Il tornado deve avere necessariamente la presenza di un vortice che tocchi almeno in parte il suolo, altrimenti si è in presenza di un funnel, e con una nuvola di detriti visibile nei pressi del suolo. Se non c’è il cono nonostante i venti intensi non siamo in presenza di un tornado, spiega Raggini. Il downburst è invece una colonna d’aria in discesa molto rapida che incontra la superficie del suolo più o meno perpendicolarmente, e che si espande orizzontalmente in tutte le direzioni.
La violenta espansione, paragonabile ad un improvviso scoppio (burst), spesso produce campi di vento ravvicinati fra di loro ad elevata velocità e di opposte direzioni.
Il fenomeno è evidente in questi video effettuati allo scalo di Brisbane domenica scorsa. Il primo ripreso da terra, il secondo girato da un passeggero a bordo di un aereo investito da un downburst, che nella sua violenza ha sollevato la scaletta-passeggeri scaraventandola contro la fiancata del velivolo.
(Avionews)
(Cla/Mos)
(Fonte: Avionews.com)