Ex-Finmeccanica: venduta parte del suo patrimonio artistico e di beni antichi?
Roma, Italia – Una Isotta Fraschini del 1924 venduta ad un privato che l’ha acquistata direttamente dall’azienda partecipata dallo Stato
(WAPA) – Molte aziende investono negli anni parte dei loro utili in beni artistici e di valore; un modo per arredare riccamente gli uffici e le sedi più presitgiose, e per abbassare l’esborso delle tasse sugli utili. Un bene artistico negli anni si rivaluta, e può essere rivenduto per capitalizzare l’azienda. Tante le società che fanno questo tipo di operazioni; e così sembra aver fatto anche la ex-Finmeccanica, che pare abbia venduto alcuni dei suoi pezzi artistici o antichi di pregio.
AVIONEWS ha trovato un annuncio della casa d’aste Sotheby’s per la vendita di un’auto storica Isotta Fraschini del 1924. Dal quale si evince che Finmeccanica l’ha venduta ad un acquirente che poi dall’Italia l’ha esportata negli Stati Uniti nel luglio del 2016, per poi a sua volta rimetterla in vendita. Il valore della compravendita è stato di 434,500 dollari.
Ci si domanda: perché un’industria che fattura miliardi di Euro si libera così di un bene storico? Quali sono le motivazioni? Sono stati venduti altri beni artistici e di valore storico di proprietà di Ex-Finmeccanica, azienda partecipata dallo Stato? Un patrimonio come l’Isotta Fraschini, marchio di una industria storica italiana, è un bene vincolato a restare in Italia o può essere esportato all’estero? (Avionews)
(NatBru)
(Fonte: Avionews.com)