Lettera d’addio di Gubitosi: «Alitalia ha ripreso quota»
Con una lettera in cui il tono va dalla commozione all’analisi finanziaria, dallo stupore all’orgoglio dei risultati, Luigi Gubitosi ha detto formalmente addio all’Alitalia.
«Il 2 maggio 2017 le prospettive dell’Alitalia erano molto negative con prenotazioni a caduta libera e forecast finanziari che lasciavano presagire un autunno inverno molto difficile e, soprattutto, la fiducia di passeggeri e tour operator era al minimo». Così inizia, con qualche inciampo di consecutio, la lettera di Gubitosi che prosegue: «Grazie a voi tutti e al vostro lavoro, dopo 18 mesi, la società ha ripreso quota, la winter è stata superata brillantemente e questo inverno non costituirà un problema».
Poi l’ex commissario affronta l’attualità: «Alitalia ha ripreso quota e continua a crescere, a novembre a doppia cifra, le performance operative ci vedono tra i leader a livello mondiale ed è in corso un processo di continuo miglioramento su tutti gli aspetti del business».
Le cose non stanno esattamente così, le performance di Alitalia non sono per niente paragonabili a quelle di qualsiasi leader mondiale, se non per la puntualità.
L’ultimo paragrafo significativo è dedicato alle Ferrovie dello Stato. «Sono favorevolmente impressionato dall’entusiasmo e dalla professionalità della dirigenza e del team che sta lavorando al progetto».
Insomma un addio in piena regola. Il punto ora è chi andrà al suo posto. La situazione, come sappiamo, è delicatissima, quindi speriamo che il governo si sbrighi ad indicare un nome di livello, altrimenti i passi in avanti segnalati da Gubitosi, saranno stati vani.