De Juniac, Iata sulla querelle Air Italy-vettori Usa: «Non capisco la polemica»
«Non vedo proprio da dove venga fuori questa polemica»: così Alexandre de Juniac, direttore generale e amministratore delegato della Iata (nella foto), interpellato da Il Corriere della Sera riguardo alla querelle che nei giorni scorsi si è creata tra Air Italy e alcune compagnie aeree statunitensi sulla progressiva apertura di nuove destinazioni negli Usa, da parte del vettore in cui il 49% delle quote è detenuto da Qatar Airways.
American Airlines, Delta Air Lines e United Airlines si trovano infatti a competere da alcuni mesi anche con Air Italy, dopo l’apertura delle rotte per New York, Miami e, prossimamente Los Angeles e San Francisco (da aprile 2019). «Il Qatar sta imbrogliando gli Usa attraverso Air Italy», ha dichiarato Ed Bastian, ad di Delta Air Lines. «Per questo è in arrivo una forte risposta». Risposta che si aggiungerà alla lettera già inviata al Governo Usa da 11 senatori americani in cui si chiedono indagini proprio su Air Italy che, secondo loro, si sta espandendo nel Paese «con i soldi dello Stato del Qatar». Le accuse che arrivano dagli Usa sono da tempo respinte da Akbar Al Baker, ad di Qatar Airways, e quindi azionista di Air Italy. Al Baker nega che la sua compagnia stia usando quella italiana per espandersi negli Usa e non esclude che le nuove tensioni possano portare il vettore di Doha ad abbandonare oneworld, in cui si trova anche American Airlines.
«Devo dire che la posizione delle americane mi sorprende un pochino – ha spiegato al Corriere de Juniac -: Air Italy è una compagnia basata in Europa. È vero che il 49% del vettore è in mano a Qatar Airways, ma l’altro 51% è di una società europea e non mi risulta i qatarioti abbiano chiesto un accesso particolare agli Usa come la “quinta libertà” per collegare Doha e gli Usa attraverso uno scalo del Vecchio Continente: non vedo proprio da dove venga fuori questa polemica».