L’aereo da caccia di sesta generazione New Generation Fighter (NGF) sviluppato da Francia, Germania e Spagna nel quadro del Future Combat Air System (FCAS) richiederà motori più potenti di quelli che attualmente equipaggiano il Dassault Rafale (Safran M88) o l’Eurofighter Typhoon (Eurojet EJ200).
Una spinta più alta significa temperature più elevate. Secondo il Ministero francese delle forze armate, quelle temperature potrebbero raggiungere 2100 Kelvin (1826,85 gradi Celsius) all’ingresso della turbina – 250 Kelvin (250 gradi Celsius) in più rispetto a quelle dell’M88. I materiali attuali non sono in grado di sostenere tali condizioni.
Pertanto, il Ministero francese delle Forze Armate ha annunciato il lancio del progetto di ricerca ADAMANT (Acceleration of the Development of Leghe and Multilayer Systems for Application to New Turbines, un bel boccone). Riunisce l’agenzia per gli acquisti e l’innovazione (DGA) del ministero, il centro nazionale di ricerca aerospaziale francese (ONERA) e il produttore di motori Safran.
Il progetto mira ad accelerare lo sviluppo di “nuove leghe metalliche e sistemi multistrato per applicazioni ad alta temperatura su pale e dischi di turbine”. Per fare ciò in tempi brevi che le tecniche tradizionali non potevano soddisfare, il programma utilizzerà diverse soluzioni innovative, come la metallurgia digitale, l’intelligenza artificiale e il data mining. “Il successo di questo progetto si baserà sull’associazione delle competenze scientifiche di metallurgisti, chimici e meccanici, con quella di specialisti in nuovi metodi digitali”, spiega il Ministero.
Come promemoria, lo sviluppo del motore FCAS è stato affidato a Safran e al produttore tedesco MTU Aero Engines. Dopo un primo sviluppo guidato da Safran, i due costruttori finiranno per costituire una joint venture, finalizzata all’ottenimento della certificazione del nuovo motore.