La divisione di scienze biologiche e fisiche della National Aeronautics and Space Administration (NASA) ha sponsorizzato un gruppo di ricerca statunitense della Purdue University. Il team sta sviluppando un sistema di ricarica rapida per auto elettriche, basato sull’utilizzo della tecnologia spaziale, che un giorno potrebbe consentire di rifornire un veicolo in cinque minuti.
Il sistema ha già dimostrato di poter funzionare ed è in fase di test sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Prove funzionali per future missioni sulla Luna e su Marte. Il gruppo lavora al progetto dal 2017 quando ha iniziato a sviluppare un cavo avanzato in collaborazione con Ford presentato nel 2021. Successivamente è stata realizzata la piattaforma Fbce (Flow Boiling and Condensation Experiment) per la gestione del trasferimento termico, anche in fase di test su Iss.
“Gli esperimenti e i risultati della NASA con FBCE hanno ispirato alcuni aspetti dei nostri esperimenti di raffreddamento filo-filo, in particolare contribuendo al nostro know-how tecnico su questa fisica. Attualmente stiamo lavorando con diversi produttori di componenti automobilistici per migliorare ulteriormente e implementare questa tecnologia”, ha spiegato il professore Issam Mudawar.
Oggi il servizio di ricarica elettrica per auto è condizionato da almeno 2 fattori: la capacità delle batterie (kilowattora) e la potenza di ricarica delle colonnine che determinano tempi di rifornimento veloci di 5 ore. Per ridurre la soglia a 5 minuti servirebbero batterie da 1400 ampere (oggi massimo 520), mentre il cavo di ricarica Purdue può già erogare 2400 ampere grazie al sistema di raffreddamento non conduttivo.