Stop ai tamponi covid per chi arriva dalla Cina
Dal primo marzo verranno interrotti i test introdotti nel dicembre scorso. Chiuso il centro vaccinale a Palazzo delle Scintille che diventerà uno spazio aperto per attività culturali e sportive
«Da domani mattina, d’intesa con il ministero della Salute, verranno interrotti i ‘controlli-Covid’ per chi arriva in aereo dalla Cina all’aeroporto di Malpensa. Una decisione motivata dal fatto che, anche in quella parte del mondo, la situazione è fortunatamente in miglioramento e, dunque, non sono più necessarie quelle verifiche poste in essere negli ultimi due mesi».
Lo ha dichiarato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, a margine di un incontro al Palazzo delle Scintille a Milano che è stato chiuso dopo 674 giorni e 2,4 milioni di dosi di vaccino anti-Covid somministrate. I controlli, a pagamento, erano stati introdotti a fine dicembre dopo l’aumento vertiginoso di nuovi casi nel paese asiatico. I test avevano subito evidenziato che il virus era dello stesso ceppo già conosciuto in Europa.
A ‘salutarlo’ c’erano il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana; l’assessore al Welfare, Guido Bertolaso; il direttore generale del Policlinico di Milano, Ezio Belleri e il presidente della Fondazione Fiera di Milano, Enrico Pazzali: « Palazzo delle Scintile e Ospedale in fiera – ha detto Fontana – rappresentano l’anima e la capacità di reazione della nostra gente. Sono la dimostrazione plastica della capacità dei lombardi di affrontare qualunque prova. Oltre 800 persone hanno lavorato, come volontari, impegnando tutte le proprie forze giorno e notte, lavorando h 24 consentendo in questo modo di ridurre i tempi per la realizzazione. E’ stata un’idea miracolosa che ha dato la forza di avere una reazione aldilà della grandissima utilità che ha avuto visto che, con la seconda ondata, sono stati 530 i pazienti curati».
Palazzo delle Scintille, come ha annunciato al termine della cerimonia Roberto Russo, direttore delle opere pubbliche-residenziali di Generali, gruppo proprietario dell’edificio, diventerà uno spazio aperto alla città, per eventi culturali e anche attività sportive.