Il Ministero degli Affari Esteri, presieduto dall’avv Antonio Tajaniè in contatto da giorni con le autorità saudite alle quali ha chiesto l’autorizzazione per una visita consolare al carcere di Ilaria De Rosa, la giovane hostess trevigiana di 23 anni che lavora per il vettore aereo lituano Avion Express. La ragazza è stata arrestata qualche settimana fa all’aeroporto di Jeddah con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti, ma i suoi conoscenti dicono che la ragazza è lontana dal mondo della droga, di cui non c’è traccia nei suoi precedenti penali.
Anche il consolato generale d’Italia a Gedda è in contatto con la famiglia della giovane e con le autorità saudite per cercare di giungere a una soluzione positiva della vicenda. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il 5 maggio la padrona di casa avrebbe dovuto recarsi all’hotel Spectrum Residence Sultan, ma non è mai arrivata. Questo perché, ha poi appreso, appena scesa dall’aereo è stata prelevata dalla polizia araba e portata in carcere insieme ad altre persone.
Dal 5 maggio il suo telefono è spento. I genitori non avevano più notizie di Ilario, che inviava quotidianamente un messaggio su dove si trovava. Preoccupati per il lungo silenzio della figlia, i familiari hanno denunciato la sua scomparsa ai Carabinieri di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso. I militari dell’Arma hanno quindi avviato le indagini e scoperto che era stata arrestata. La Farnesina è ora in attesa di conoscere le accuse che l’hanno portata alla detenzione.