Primi effetti sull’economia del Nord-est italiano dopo la decisione del vettore aereo low-cost irlandese Ryanair di cancellare alcune rotte. Una scelta dettata dal braccio di ferro in corso fra il management dell’aerolinea ed il Governo Meloni, che con un decreto intende introdurre un tetto massimo sui prezzi dei collegamenti da e per le isole. Sulla stessa linea anche easyJet, che intende tagliare altri voli se l’Esecutivo non dovesse tornare sui suoi passi.
Al momento la compagnia a basso costo ha cancellato la programmazione invernale dei collegamenti bisettimanali Treviso-Alghero e Trieste-Cagliari a partire dal 6 novembre. Per la Sardegna partono ogni settimana dagli aeroporti del Nord-est 21 voli verso Cagliari (9 da Venezia, 2 da Trieste e 10 da Verona) e 3 per Alghero (da Venezia).
Oltre la Sardegna, ci sono poi 73 voli dal Nord-est per la Sicilia che potrebbero subire anche loro una sforbiciata del 10%: sono 32 verso Catania (21 da Venezia, 7 da Verona e 4 da Trieste), 34 per Palermo (17 da Venezia, 13 da Verona e 4 da Trieste) e 7 verso Trapani (da Treviso). Una minaccia paventata dallo stesso amministratore delegato di Ryanair, Michael O’Leary.
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