Aeroporti
17:35 – venerdì
(WAPA) – La gara per la costruzione e la gestione del nuovo mega-aeroporto di Istanbul è stata vinta da un consorzio di aziende turche, guidato da Limak Holding e che coinvolge anche Cengiz, Kalyon, Mapa e Kolin: l’offerta presentata è stata di 22,13 miliardi di Euro, una cifra pari a quasi il 3% del prodotto interno lordo della Turchia, che rappresenta un record per il Paese sul Mediterraneo.
La holding ha sconfitto altri tre concorrenti: i turchi di IC Ibrahim Cecen Yatirim Holding ed i tedeschi di Fraport, che insieme operano l’aeroporto di Antalya, sono arrivati ad offrire 20 miliardi di Euro, Tav Airports Holding si è ritirata, mentre la proposta di Mak-Yol Insaat Sanayi Turizm ve Ticaret si è rivelata troppo bassa per essere presa in considerazione.
“Questa offerta ha ragionevolmente esaurito tutte le nostre possibilità. Sfortunatamente, non abbiamo vinto la concessione”, ha commentato il portavoce di Fraport Robert Payne.
Tra l’altro, Limak fa parte di una joint venture con GMR Infrastructure e Malaysia Airports Holding che gestisce il secondo aeroporto di Istanbul, il “Sabiha Gokcen”, nella parte asiatica della metropoli turca.
L’appalto prevede che adesso il consorzio guidato da Limak dovrà costruire l’aeroporto ed operarlo per 25 anni: il governo turco garantirà determinati standard di traffico passeggeri e movimenti aerei, oltre al livello delle tariffe.
La prima fase di un progetto in quattro parti permetterà una capacità annuale di 90 milioni di passeggeri all’anno (il doppio della capacità dell'”Ataturk”). Al termine dei lavori, nel 2017, lo scalo coprirà un’area di 77 milioni di metri quadri lungo la costa del Mar Nero, e grazie alle sue sei piste potrà gestire 150 milioni di viaggiatori all’anno. Il progetto avrà un costo complessivo di circa 8,7 miliardi di dollari (6,52 miliardi di Euro). ()
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(World Aeronautical Press Agency – 03-Mag-2013 17:35)
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