Bruxelles, Belgio – Il programma di certificazione di gestione del carbonio è stato lanciato quattro anni fa
(WAPA) – Mentre proseguono i negoziati Icao (International Civil Aviation Organization) per trovare un accordo che consenta di mettere in atto un sistema globale volto a ridurre le emissioni dei vettori aerei, Aci Europe ha rilasciato oggi di propria iniziativa un aggiornamento sull'”Airport Carbon Accreditation” (Aca). Il programma di certificazione di gestione del carbonio è stato lanciato 4 anni fa, e ha acquistato uno slancio costante, espandendosi oltre il suo iniziale orientamento europeo, finendo per includere aeroporti in regioni quali quelle dell’Asia-Pacifico (tra cui Australia e Golfo) ed in Africa.
Il programma indipendente ed istituzionalmente approvato ha già ricevuto apprezzamenti da Icao, da Unep, dal commissario Ue per il clima Connie Hedegaard e da quello per i trasporti Siim Kallas. Il progetto ha appena ottenuto anche un posto nella top 10 della lista del “World You Like Contest” di Ue, i cui risultati finali saranno annunciati il prossimo novembre.
Nel mese di giugno di ogni anno, l’amministratore del programma rilascia una relazione annuale con i dettagli di tutti gli aeroporti certificati in uno dei 4 livelli disponibili (“Mapping”, “Reduction”, “Optimisation” e “Neutrality”) relativi ai precedenti 12 mesi, e alle riduzioni di carbonio raggiunte. Nel quarto anno del programma, la riduzione collettiva è pari a più di 170.000 tonnellate di CO2, sufficienti ad alimentare 71.000 famiglie per un anno.
Inizialmente lanciato in Europa nel giugno 2009, il piano Aca ha registrato notevoli apprezzamenti negli ultimi 4 anni nonché il sostegno di Aci World. Nel novembre del 2011, il programma si è esteso alla regione Asia-Pacifico, ottenendo anche l’appoggio di Icao. A questo ha fatto seguito un’espansione verso quella africana nel giugno di quest’anno, con l’allineamento dell’aeroporto internazionale Enfidha-Hammamet, il primo ad ottenere la certificazione.
Quale nodo focale di una complessa rete di movimenti aerei, di operazioni tecniche e di trasporto per l’accesso di superficie, gli aeroporti possono gestire le loro emissioni di CO2 in una varietà di modi. Questi possono includere: un migliore isolamento ed efficienza energetica; il passaggio a fonti di energia rinnovabili; investimento in veicoli di servizio di tipo ibrido, elettrico o alimentati a gas; incoraggiare dipendenti, passeggeri e visitatori ad utilizzare i mezzi pubblici; lavorare con vettori aerei e con la gestione del traffico aereo per ridurre i tempi di rullaggio sulla pista ed applicare processi ecologici di atterraggio, e molto altro ancora.
Il programma richiede la partecipazione su base volontaria di ciascun aeroporto ogni anno. In Europa, sono attualmente certificati 77 aeroporti in 24 Paesi in uno dei 4 livelli disponibili di accreditamento, compresi 14 che sono ad emissioni zero. In combinazione con la certificazione di 12 scali nella regione Asia-Pacifica di Aci e di un aeroporto nella regione dell’Africa, il programma comprende ora 90 aeroporti certificati. Questi scali accolgono ogni anno circa il 22% del traffico aereo mondiale di passeggeri. (Naviganti.org)
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