Kuala Lumpur, Malesia – Il ministro dei trasporti malese definisce le immagini “La pista più credibile che abbiamo”
(WAPA) – Alcune immagini ottenute il 23 marzo da un satellite francese mostrano quello che è stato definito “Un campo di rottami” nell’area dell’Oceano Indiano nella quale si stanno focalizzando le ricerche dell’aereo di Malaysia Airlines scomparso nella notte tra venerdì 7 e sabato 8 marzo 2014 mentre stava volando tra Kuala Lumpur e Pechino. Il Boeing 777 della compagnia asiatica aveva 227 passeggeri e 12 membri d’equipaggio a bordo.
Nel corso di una conferenza stampa a Kuala Lumpur Hishammuddin Hussein, ministro reggente dei trasporti della Malesia, ha affermato che nelle immagini, che si riferiscono ad un’area a circa 2557 km a sud-ovest di Perth, si vedono oltre 100 frammenti, con dimensioni che arrivano fino a 23 metri di lunghezza, e sarebbero quindi compatibili con la fusoliera o le ali di un Boeing 777. Il ministro ha definito le immagini “La pista più credibile che abbiamo”.
Le condizioni meteorologiche nell’area stanno ancora creando difficoltà per le operazioni di ricerca: nella mattinata di oggi, mercoledì 26 marzo 2014, circa 12 aerei provenienti da Australia, Stati Uniti, Cina, Giappone, Corea del Sud e Nuova Zelanda hanno ripreso a perlustrare l’area, che ha un’estensione di circa 1,6 milioni di km quadrati.
Dagli Stati Uniti è arrivato un dispositivo speciale specificamente progettato per individuare il segnale inviato dal trasmettitore del Cockpit voice recorder e del Flight data recorder: le due scatole nere sono probabilmente l’unica cosa in grado di spiegare cosa sia accaduto al volo MH370 di Malaysia Airlines. Il trasmettitore ha un’autonomia di circa 30 giorni, e l’aereo è scomparso 18 giorni fa. (Naviganti.org)
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