Anche l’ultimo weekend di aprile segna un consistente bilancio dei passeggeri in transito sull’aeroporto internazionale Federico Fellini di Rimini – San Marino. I voli in programma da oggi, venerdì 26, a lunedì prossimo, 29, sono complessivamente 32. Tra arrivi e partenze, lo scaloromagnolo ospiterà circa 10 mila passeggeri da e per Mosca (13 voli), Rostov (2 voli), San Pietroburgo (2 voli) Krasnodar (2 voli), Ekaterinburg (1 volo), Samara (1 volo), Tirana (2 voli), Roma (8 voli), Marsa Alam (1 volo).
Altrettanto positiva la previsione passeggeri e voli dei giorni precedenti la Pasqua Ortodossa, che i russi celebreranno il prossimo 5 maggio. Tra mercoledì 1° maggio e sabato 4 maggio infatti, il Fellini accoglierà 27 voli, dei quali ben 23 dalla Russia. La stima di arrivi e partenze è di circa 10 mila unità, con la giornata del sabato a far registrare il maggior numero di movimenti aerei.
Tutti gli aeromobili impiegati dalle compagnie russe hanno una capienza compresa tra i 150 e i 390 passeggeri.
Il raffronto con i periodi analoghi del 2010, quando non era operativo il vettore low cost Wind Jet, vede un aumento di oltre 5 mila passeggeri rispetto all’ultimo weekend di aprile (23, 24, 25 e 26) e rispetto ai giorni precedenti la Pasqua Ortodossa che “cadeva” invece il 4 aprile.
Altrettanto positiva la previsione passeggeri e voli dei giorni precedenti la Pasqua Ortodossa, che i russi celebreranno il prossimo 5 maggio. Tra mercoledì 1° maggio e sabato 4 maggio infatti, il Fellini accoglierà 27 voli, dei quali ben 23 dalla Russia. La stima di arrivi e partenze è di circa 10 mila unità, con la giornata del sabato a far registrare il maggior numero di movimenti aerei.
Tutti gli aeromobili impiegati dalle compagnie russe hanno una capienza compresa tra i 150 e i 390 passeggeri.
Il raffronto con i periodi analoghi del 2010, quando non era operativo il vettore low cost Wind Jet, vede un aumento di oltre 5 mila passeggeri rispetto all’ultimo weekend di aprile (23, 24, 25 e 26) e rispetto ai giorni precedenti la Pasqua Ortodossa che “cadeva” invece il 4 aprile.
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