
Un’inchiesta sulla pericolosità di gas tossici sugli aerei è stata aperta in Gran Bretagna dopo la morte di un pilota della British Airways nel 2012. Il pilota è Richard Westgate, scomparso a 43 anni, che sarebbe stato ucciso da gas tossici in cabina. Almeno questo è quanto ha stabilito un coroner britannico – Stanhope Payne – per cui il decesso del pilota potrebbe derivare da dei fumi tossici portati nelle cabine dell’aria aspirata da certi motori. Gli inquirenti hanno chiesto alla compagnia aerea e all’Ente per l’aviazione civile di intraprendere “azioni urgenti” per verificare la presenza di sostanze dannose per l’uomo. Secondo la famiglia del pilota, la morte è stata causata da ‘sindrome aerotossica’, una patologia identificata per la prima volta negli Stati Uniti nel 1999, che deriva dall’inalazione di aria contaminata a bordo di un aereo. Le compagnie sono consapevoli dei vapori tossici di olio lubrificante dei motori che arrivano all’interno dei velivoli e per questo sugli aerei esistono dei sistemi di filtraggio. Tuttavia con il tempo o a causa di una manutenzione inadeguata i filtri possono rompersi e i gas tossici possono penetrare in cabina. Per le compagnie non ci sono rischi per la salute dei passeggeri né dell’equipaggio perché il fenomeno è occasionale. Tuttavia le organizzazioni che da anni combattono e denunciano che esiste un pericolo per “i viaggiatori abituali”.
Dopo il verdetto del medico legale, 50 ex comandanti della compagnia aerea sono pronti a fare causa, mentre la British Airways dovrà affrontare il primo processo. Il medico legale ha espresso molta preoccupazione al termine della sua indagine sulla morte di Westgate circa i composti chimici presenti nell’aria della cabina dell’aereo. Un’esposizione prolungata sembra provochi “danni per la salute”, e in alcuni casi porta fino alla morte. Gli attivisti hanno messo in guardia i capi delle linee aeree sui fumi pericolosi degli oli del motore, che mettono in pericolo la sicurezza degli equipaggi e dei passeggeri. La presenza di questi oli, inoltre, potrebbe causare malori ai piloti e di conseguenza incidenti.
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