Il B737MAX è sicuro per l’EASA. In volo entro la fine del 2020. Nuovo software e sensore entro due anni
Dalle parole di Patrick Ky dell’EASA arriva il verdetto che per l’EASA significa riammissione al volo per il Boeing 737 MAX.
I volumi condotti il mese scorso hanno dato risultati positivi secondo il funzionario dell’EASA incaricato di risolvere questa situazione che ha portato al fermo dell’aereo dal marzo dello scorso anno.
Dopo le quattro settimane di rito per accogliere tutte le possibili manifestazioni di opposizione, il velivolo potrà essere nuovamente ammesso ai voli commerciali.
Ovviamente l’aereo entrerà in servizio dopo tutte le attività preparatorie su velivoli, equipaggi, tecnici e documentazione.
Il nuovo software arriverà anche entro il 2022, quando il Boeing 737MAX10 entrerà in servizio. Anche tutti gli altri aeromobili riceveranno questo programma quando disponibile. Oltre al sensore sintetico ci vorranno 20-24 mesi prima della sua disponibilità e sarà integrato nel velivolo come terzo elemento del sistema. Questo nuovo sensore rappresenterà una sorta di maggiore sicurezza dovuta alla ridondanza data dai sensori installati e alle modifiche che hanno ricevuto nel sistema in cui sono inseriti.
Per quanto riguarda la FAA, i test hanno soddisfatto le aspettative, ma manca ancora qualcosa.
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Non conosciamo il punto di vista di altri certificati come Canada, Etiopia e persino Cina, che si sono rifiutati di rilasciare dichiarazioni su richiesta.
(Fonte: ItaliaVola.com)