In merito alle conseguenze dell’incendio divampato lo scorso 7 maggio al Terminal 3 dell’aeroporto di Roma Fiumicino, Assaereo, IBAR (Italian Board of Airline Representatives), Assohandler, Comitato Utenti Fiumicino e Airport Operator Commitee, denunciano la latitanza delle istituzioni italiane preposte alla tutela della salute nei luoghi pubblici e nei luoghi di lavoro.
"Dalle analisi effettuate dal gestore aeroportuale, dalle principali compagnie, e dagli operatori presenti sullo scalo, la qualità dell’aria negli ambienti rientra nella norma." Afferma una nota. "Tuttavia a 20 giorni dall’evento non esiste ancora una attestazione ufficiale emanata da un ente pubblico preposto a fugare ogni possibile dubbio in materia. In mancanza di tale pronunciamento, il balletto dei dati ambientali che trapelano a mezzo stampa sta generando gravi ansie e preoccupazioni nei lavoratori.
Tale inaccettabile ritardo sta determinando una situazione insostenibile.
Quello di Fiumicino è il primo aeroporto italiano e la più importante porta di ingresso nel paese di viaggiatori di provenienza internazionale e intercontinentale.
Occorre che le istituzioni preposte si pronuncino al più presto per fare chiarezza e fugare dubbi che rischiano di compromettere seriamente la continuità delle operazioni e il funzionamento dell’aeroporto."
"Dalle analisi effettuate dal gestore aeroportuale, dalle principali compagnie, e dagli operatori presenti sullo scalo, la qualità dell’aria negli ambienti rientra nella norma." Afferma una nota. "Tuttavia a 20 giorni dall’evento non esiste ancora una attestazione ufficiale emanata da un ente pubblico preposto a fugare ogni possibile dubbio in materia. In mancanza di tale pronunciamento, il balletto dei dati ambientali che trapelano a mezzo stampa sta generando gravi ansie e preoccupazioni nei lavoratori.
Tale inaccettabile ritardo sta determinando una situazione insostenibile.
Quello di Fiumicino è il primo aeroporto italiano e la più importante porta di ingresso nel paese di viaggiatori di provenienza internazionale e intercontinentale.
Occorre che le istituzioni preposte si pronuncino al più presto per fare chiarezza e fugare dubbi che rischiano di compromettere seriamente la continuità delle operazioni e il funzionamento dell’aeroporto."
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