Da Michael O’Leary a Carolyn McCall, ceo rispettivamente di Ryanair e easyJet, passando per il chairman Tui Peter Long, il coro è unanime: no a Brexit.
Sono questi alcuni dei firmatari della lettera aperta inviata da alcuni dei big dell’industria del turismo e di altri settori alla Gran Bretagna. Un appello secco affinché il Paese dica no all’uscita dall’Unione europea; un’eventualità che, secondo gli oltre 200 firmatari, metterebbe a rischio l’economia e numerosi posti di lavoro.
“Il business – si legge nel documento – ha bisogno di un accesso senza restrizioni al mercato europeo di cui fanno parte 500 milioni di persone per continuare a crescere, investire e creare posti di lavoro”.
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