Test finali sul satellite europeo Bepi Colombo
Roma, Italia – In attesa della missione 2018 per l’esplorazione di Mercurio

(WAPA) – Il satellite europeo Bepi Colombo è in fase di ultimazione dei test finali in configurazione di lancio prima di essere spedito, a marzo prossimo, presso la base di Korou, in Guyana francese, da dove è previsto ad ottobre 2018.
Costruito da Airbus Defence and Space in qualità di prime-contractor e Thales Alenia Space (Tas), joint-venture between Thales 67% e Leonardo 33%, in qualità di sottocontraente principale, il satellite è responsabile dell’assemblaggio, integrazione e test (Ait).
Tas ha recentemente completato le ultime prove acustiche e di vibrazione presso il centro Estec nei Paesi Bassi, permettendo di qualificare l’intero satellite in configurazione di lancio, dimostrando una rispondenza alle sollecitazioni strutturali previste durante il lancio con il vettore Ariane 5.
E’ la prima missione europea alla scoperta di Mercurio, il più piccolo e meno esplorato pianeta del sistema solare. Quando arriverà sulla superficie di Mercurio nel 2025, il satellite sopporterà temperature di oltre 350°C. Fornirà dati durante la missione che durerà nominalmente un anno, con possibile estensione di un altro. Attualmente il satellite è compost da due spacecraft: il Mercury Planetary Orbiter (Mpo) ed il Mercury Magnetospheric Orbiter (Mmo). E’ una missione congiunta tra l’Agenzia spaziale europea (Esa) e l’agenzia spaziale giapponese (Jaxa), sotto la leadership dell’Esa.
Thales Alenia Space è parte del Core Team di Bepi Colombo coordinando un team industriale di 35 aziende europee nell’ambito del suo workpackage. In particolare è responsabile dei sistemi di telecomunicazione, controllo termico, distribuzione della potenza elettrica, della integrazione e prove del satellite completo e del supporto alla campagna di lancio. L’azienda inoltre sviluppa direttamente il transponder in banda X e Ka, i computer di bordo, la memoria di massa e l’antenna ad alto guadagno. Questa parabola di 1,1 m di diametro, evoluzione dell’antenna realizzata per la missione Cassini-Huygens per lo studio di Saturno, servirà per comunicare con la Terra ed eseguire l’esperimento di radio scienza More (Mercury Orbiter Radioscience Experiment).
Anche l’Agenzia spaziale italiana, attraverso la comunità scientifica, contribuisce in maniera rilevante alla missione con la realizzazione di ben 4 di 11 strumenti scientifici, incluso l’esperimento di radioscienza More e dell’accelerometro ad alta sensibilità Isa sviluppati da Thales Alenia Space e di Simbio-Sys, un sistema integrato di osservazione e caratterizzazione della superficie di Mercurio realizzato da Leonardo. Quest’ultima ha fornito inoltre anche i sensori d’assetto che guideranno la sonda dell’Esa durante il suo viaggio nell’interno del sistema solare. (Avionews)
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(Fonte: Avionews.com)