Aviazione civile
18:56 – venerdì
(WAPA) – La Commissione europea ha deferito il Portogallo alla Corte di giustizia dell’Unione europea, in quanto i servizi di terra negli aeroporti di Lisbona, Porto e Faro non sono in regola con le regole comunitarie riguardanti l’handling di bagagli, rampa, posta e merci.
Bruxelles teme che la non corretta applicazione delle normative possa generare condizioni non equilibrate tra i potenziali operatori, e di conseguenza costi addizionali, con una qualità minore del servizio, per vettori aerei e passeggeri.
L’Unione europea ha liberalizzato il mercato dei servizi di terra negli aeroporti, inclusi check-in dei passeggeri, handling dei bagagli e rifornimento degli aeromobili, nel 1996, con una direttiva che permette agli Stati membri di limitare l’apertura del mercato ad un numero massimo di fornitori (comunque non meno di due) per quattro categorie di servizi: handling di rampa (ad esempio servizi di parcheggio, carico e scarico degli aeromobili), gestione bagagli, handling merci e posta in area airside (ossia tutte le zone di un aeroporto accessibili dagli aeromobili, come pista, sentieri di rullaggio e piazzole di sosta) e rifornimento.
Ad ogni modo, questa limitazione è soggetta alla conformità con alcuni criteri, in particolare per quanto riguarda la scelta dei fornitori tramite un appalto trasparente e con termini non discriminatori.
Il Portogallo ha per l’appunto limitato a due il numero di fornitori di servizi di terra in determinate categorie a Lisbona, Porto e Faro: la Commissione ha però ritenuto che la selezione delle aziende per tre categorie (gestione nagagli, handling di rampa, handling merci e posta) non sia stata condotta in osservanza della normativa europea.
La selezione effettuata dal Portogallo nel 2003, secondo Bruxelles, non ha riguardato la selezione di un fornitore di servizi di terra, ma di un investitore in una società che offriva questi servizi, che era ed è tuttora autorizzata, senza alcuna gara d’appalto, a continuare ad operare. Allo stesso modo, alcuni altri criteri della procedura non sono stati rispettati: ad esempio non c’è stato alcun consulto, obbligatorio secondo la normativa, con le linee aeree che utilizzano questi scali.
Nel 2011 il Portogallo ha avviato nuove gare d’appalto per gli aeroporti di Lisbona, Porto e Faro, che sono tuttora in corso, e fino alla loro conclusione le aziende scelte sulla base della procedura non corretta stanno ancora operando.
“L’assenza di un’effettiva concorrenza per la fornitura dei servizi di terra negli aeroporti di Lisbona, Porto e Faro -scrive la Commissione- può risultare in costi addizionali e minore qualità dei servizi per le linee aeree. Questo, a sua volta, colpisce i passeggeri e le aziende di trasporto-merci. Inoltre, l’assenza di una procedura di selezione trasparente ed imparziale influenza la concorrenza tra i possibili handlers”. ()
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(World Aeronautical Press Agency – 22-Mar-2013 18:56)
(Fonte: WAPA)
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