Roma, Italia – I fondi erogati sono da considerare aiuto di Stato
(WAPA) – La Regione Abruzzo non può sostenere finanziariamente l’aeroporto di Pescara: la Corte costituzionale, con la sentenza 299/2013, ha dichiarato incostituzionale l’articolo 1 della legge regionale 69/2012, che concedeva a Saga, società di gestione dello scalo, 5,5 milioni di Euro per la “Valorizzazione dell’aeroporto d’Abruzzo”.
La consulta ha stabilito che i fondi erogati dalla Regione devono essere a tutti gli effetti considerati aiuti di Stato, e sono quindi incompatibili con la legislazione europea in materia. Questi aiuti sono “Agevolazioni di natura pubblica, rese in qualsiasi forma, in grado di favorire talune imprese o talune produzioni e di falsare o minacciare di falsare in tal modo la concorrenza, nella misura in cui incidono sugli scambi tra gli Stati membri”, spiega la Corte. Misure di questo tipo vanno quindi comunicate alla Commissione europea che dovrà valutarle, ma nel frattempo “Lo Stato membro non può dare esecuzione alle misure progettate prima che tale procedura abbia condotto ad una decisione finale”:
Secondo la Regione il finanziamento non rappresenterebbe un aiuto di Stato, dal momento che lo scalo apparterrebbe, secondo la classificazion europea, “Ai piccoli aeroporti regionali in ragione del volume annuo di passeggeri inferiore al milione. L’appartenenza a a tale categoria consentirebbe di impiegare risorse pubbliche senza alcuna sottoposizione al vaglio della Commissione europea nel caso di sovvenzioni per i servizi aeroportuali”.
L’aeroporto internazionale d’Abruzzo “Pasquale Liberi” si trova a circa 3 km dal centro di Pescara. Dotato di una pista di 2419 metri, nel 2012 ha gestito un traffico di 563.187 passeggeri (+2,4% rispetto al 2011), per complessivi 8284 movimenti aerei (+5,8%) e 1221 tonnellate di cargo (+1,8%). (Naviganti.org)
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