Ancora al palo l’accordo per la cassa integrazione dei 1.453 dipendenti di Air Italy, la maggior parte dei quali, 900, basati a Malpensa. Secondo quanto riferisce Il Giorno, i tre incontri che si sono tenuti questa settimana – il primo con i liquidatori dell’azienda, lunedì 24 agosto, gli altri con il responsabile delle relazioni industriali, presenti le organizzazioni sindacali e le rsa – non sono stati risolutivi della vertenza, per cui si rende necessario un nuovo incontro, con i ministeri del Lavoro, dell’Economia e dei Trasporti, per individuare una possibile soluzione che non sia penalizzante per i dipendenti e offra anche prospettive per il futuro occupazionale.
Il Decreto Agosto ha ampliato la possibilità di utilizzare gli ammortizzatori sociali e di ricorrere alla cassa integrazione anche per aziende che cessano l’attività, come Air Italy. Vicenda aperta da febbraio, con la comunicazione di messa in liquidazione. “La volontà è di avviare la cassa integrazione il 1° settembre ma alle condizioni proposte dall’azienda non è possibile – ha affermato Luigi Liguori, segretario generale della Filt Cgil di Varese – è necessario impegnare le Regioni, Sardegna e Lombardia, a favore di politiche attive per ricollocare i lavoratori”.