Prende forme concrete il piano di tagli disegnato da British Airways per fronteggiare una parte della crisi che ha investito il trasporto aereo. Secondo quanto comunicato dalla stessa compagnia, su un totale di 12.000 posti di lavoro in bilico, oltre 6.000 dipendenti hanno accettato l’uscita volontaria. British spiga inoltre che sta contattando in questi giorni i dipendenti informandoli sulla situazione contrattuale. “Stiamo prendendo decisioni difficili e mettiamo in campo ogni possibile azione per proteggere quanti più posti di lavoro possibili”, ha dichiarato un portavoce del vettore. Secondo i sindacati, tuttavia, la compagnia aerea avrebbe esagerato nei piani relativi ai tagli dei posti di lavoro.
Il management insiste sul fatto che tali cambiamenti siano necessari, di fronte a quella che Willie Walsh, amministratore delegato della casa madre Iag, ha descritto la scorsa settimana come la più grande crisi che la compagnia aerea abbia mai affrontato. Walsh ha dichiarato alla Bbc che “chiunque creda che questa sia solo una recessione temporanea e che quindi possa essere risolta con misure temporanee, temo seriamente non abbia compreso quello che l’industria del trasporto aereo sta affrontando”.