La decisione infatti è una sorta di risposta dell’Italia alla mancata di collaborazione da parte dell’Egitto alle indagini per accertare chi ha ucciso il ricercatore italiano scomparso il 25 gennaio scorso Al Cairo e ritrovato cadavere in un fossato il 3 febbraio.
“È sconcertante vedere escludere l’Egitto dalla fornitura di pezzi di ricambio dei velivoli F-16, come prevede l’emendamento del relatore Sangalli che quest’Aula è chiamata a votare”.
All’ex ministro della Difesa, Mario Mauro che ha sottolineato che i pezzi di ricambio sono già stati spediti in Egitto, ha risposto il presidente della Commissione Difesa Nicola Latorre: “Io sono casualmente informato della cosa, e approfitto per informare che le forniture non sono state consegnate ma i pezzi di ricambio sono imballati in porto di Taranto”. “Ciò che facciamo è un atto che vuole sollecitare questo obiettivo, senza compromettere alcun tipo di relazione“. “Mi vergogno di appartenere a un Parlamento che fa queste cose, siete indecenti, non è comprensibile e non si fa così la politica estera” è il durissimo commento del capogruppo di Forza Italia, Paolo Romani. “Renzi – continua il senatore azzurro – rilascia dichiarazioni di condanna verso i recenti attentati di Istanbul e poi boicotta l’impegno di Paesi che sono in prima linea nel combattere”. “Questa decisione – prosegue il comunicato – non è coerente né con la cooperazione in corso tra le autorità investigative volta a rivelare le circostanze dell’omicidio di Regeni, né con i particolari legami bilaterali“. Si tratta della seconda azione “concreta” da parte dell’Italia nei confronti dell’Egitto dopo il ritiro dell’ambasciatore al Cairo. Il governo egiziano è “insoddisfatto” dalla decisione italiana e ha incaricato l’ambasciatore a Roma di riferire un messaggio “significativo” alla Farnesina.
Di altro parere Maurizio Gasparri (Fi) che ha parlato di “scelta irresponsabile di Renzi” perché “quegli F16 volano agli ordini di chi combatte il terrorismo fondamentalista e difende la sicurezza di tutti noi”.
La mancanza di pezzi di ricambio renderà più difficoltoso l’utilizzo degli F-16 nelle operazioni militari nel Sinai settentrionale, dove il governo del presidente-generale Abdel Fatah al Sisi ha da tempo ingaggiato una lotta senza quartiere contro i gruppi terroristici di matrice islamista.