Alitalia, in piena corsa per la presentazione del piano industriale per la newco, che ieri il presidente Francesco Caio in audizione alla Commissione trasporti della Camera ha annunciato entro i prossimi 30 giorni, affronta il mese di settembre in frenata, almeno sulle rotte lungo raggio. Proprio quel segmento di traffico – spesso premium – che sarà strategico per i progetti di sviluppo della nuova compagnia, poiché «In questa fascia di mercato, in assenza di concorrenza delle low cost, c’è una prospettiva enorme. Per Fiumicino si prevede anche un consolidamento del breve e del medio raggio, altrimenti il lungo raggio non regge». Lo ha precisato sempre ieri alla Camera l’ad Fabio Lazzerini, aggiungendo però che i primi collegamenti “entreranno nel 2022”.
Di fatto oggi l’operativo annunciato da Alitalia per questo mese – specie sul network long haul – è stato completamente stravolto. E ’ attivo solo il volo diretto Roma Fiumicino-New York, sei volte la settimana, mentre mancano gli altri collegamenti intercontinentali che erano stati preannunciati dall’inizio di settembre e questa situazione dovrebbe protrarsi almeno fino a novembre. Come si legge da Il Sole 24 Ore di oggi, non sono partiti i voli diretti Fiumicino-Buenos Aires e Fiumicino-Tokyo Haneda (4 frequenze la settimana), a fronte di una domanda di viaggio ancora troppo debole, della scarsa fiducia dei passeggeri per il coronavirus e delle restrizioni ancora in vigore per motivi sanitari. Cancellato anche il diretto Roma-Boston che era cominciato prima delle vacanze. Stop anche alla Milano Malpensa-New York che era prevista per l’inizio di questo mese. L’unico volo diretto di lungo raggio è il Roma-New York Jfk, operato da un Airbus 330, era stato portato a sette frequenze la settimana (cioè un volo al giorno in entrambe le direzioni).
Bloccata anche la ripartenza delle rotte da Fiumicino per Tel Aviv e Algeri: la compagnia non vola quindi in Medio Oriente, mentre in Nord Africa rimangono i collegamenti solo da Roma per Tunisi e Il Cairo.