Fu una perdita di controllo, innescata da una velocità troppo bassa per l’operazione di aggancio dello striscione pubblicitario, la causa della caduta del Piper PA.18-150 I-ECID caduto in Val Vibrata il 12 agosto 200 8 poco dopo il decollo. Nel rogo seguito allo schianto morì il giovane pilota. È quanto ha concluso l’inchiesta tecnica dell’Agenzia Nazionale Sicurezza Volo, appena pubblicata. L’ANSV non esclude che all’incidente abbia contribuito una «criticità tecnica», impossibile da accertare per la perdita di numerose evidenze nell’incendio. In compenso l’indagine ha rivelato un «contesto organizzativo inadeguato» in relazione alla sicurezza, comprese discrepanze tra i vari libretti di cellula e motore, particolari (compreso un carburatore) il cui montaggio non era stato registrato, la prosecuzione dell’attività di lavoro aereo da parte dell’operatore Crazy Wing srl nonostante l’apparente mancanza di rinnovo della certificazione da parte dell’ENAC, persino la mancanza della prevista ispezione delle 100 ore. «Le criticità», conclude ANSV, «non sono state adeguatamente individuate e fatte rimuovere da parte dell’ENAC nell’esercizio della sua attività di sorveglianza sulle imprese del settore aeronautico.»
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