Con tutti i suoi aerei da combattimento risalenti all’era sovietica, l’aviazione ucraina ha un disperato bisogno di attrezzature moderne. Durante l’annessione della Crimea da parte della Russia, perse anche 45 dei suoi MiG-29. Così, nel maggio 2020, è stato annunciato il piano “Air Force Vision 2035” per portarlo agli standard occidentali.
Il piano prevede l’acquisizione di un aereo da combattimento multiruolo di 4.5 generazione in sostituzione della flotta di caccia attualmente in servizio, composta da caccia MiG-29 e Su-27. Un MiG-29 è stato recentemente distrutto dopo che un ufficiale dell’aeronautica ucraina ubriaco ha speronato la sua auto contro l’aereo, provocando un incendio.
Con un investimento di 7,5 miliardi di euro, le autorità ucraine sperano di acquisire fino a 40 combattenti. L’armonizzazione della flotta consentirebbe una riduzione dei costi operativi. Resta la questione di scegliere un aereo. La scelta più ovvia sarebbe quella di scegliere uno dei best seller degli Stati Uniti, visti gli stretti legami diplomatici tra i due Paesi. Il Lockheed Martin F-16V e il Boeing F / A-18 Super Hornet sono i candidati più probabili. Un altro possibile contendente potrebbe essere la Saab JAS-39 Gripen E / F. Il caccia multiruolo europeo è elogiato come una soluzione efficiente in termini di costi.
Ma secondo i media francesi Intelligence Online, una terza via è possibile per l’Aeronautica Militare ucraina. Citando fonti vicine alla presidenza francese, afferma che una possibile vendita di aerei da combattimento Dassault Rafale sarà una delle massime priorità del presidente Emmanuel Macron durante la sua prossima visita. “Il presidente francese crede nelle possibilità della Rafale di vincere in questo ex baluardo dell’industria russa”, scrivono i media. “Parigi ha un vantaggio: il suo sistema commerciale in grado di supportare un tale contratto è già in atto”.
Negli ultimi anni, Dassault ha venduto con successo i suoi aerei da combattimento in Egitto, Qatar, India e Grecia. Un contratto ucraino sarebbe garantito all’85% dalla Francia e il ministero francese dell’Economia e delle Finanze avrebbe già stanziato un budget di 1,5 miliardi di euro per questo scopo.